Cara Alessandra,
se anche una sola persona al mondo non è libera, non lo sei neanche tu.
Libera la libertà.
La sua. la tua. Quella di tutti.
J.F.Kennedy nel 1963 disse: "La libertà è indivisibile e quando un solo uomo è reso schiavo, nessuno è libero".
Più tardi Vàclav Havel aiiunse: "L'attacco alla libertà di uno è un attacco alla libertà di tutti. Fino a quando la società sarà divisa nell'indifferenza, e gli uni osserveranno in silenzio la persecuzione degli altri, nessuno si affrancherà dalla manipolazione generale".
Ogni persona sa che la libertà è il bene più prezioso. il più difficile da raggiungere. Il più facile da perdere.
Fino a quando anche una sola persona non sarà libera, nessuno lo sarà mai veramente.
Non voltiamoci dall'altra parte.
Alle donne e agli uomini qui in iran - e in ogni parte del mondo - non è permesso coltivare ed esprimere idee e opinioni, facciamo sentire che tutti noi lo possiamo fare siamo accanto a loro e che non siamo soli.
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"Nel sottoscrivere l'appello di Adolfo Perez Esquivel, esprimo l'auspicio che lo spirito di"O'scia" illumini quanti hanno la responsabilità di guidare e governare Popoli e Paesi, perchè l'integrazione tra fedi, culture, tradizioni, lingue e identità scongiuri lo scontro e promuova, invece, l'incontro tra civiltà, regolando all'umanità l'umanità di cui ha sempre più bisogno".

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Mi rivolgo alla comunità internazionale, alle organizzazioni sociali, di diritti umani, ai giovani, alle chiese, affinchè reclamino con forza la liberazione della sorella di Shirin Ebadi e di tutti coloro che sono stati arrestati dal regime iraniano dopo le elezioni di giugno.
Chiedo inoltre la cessazione di ogni forma di violenza e di tortura contro il popolo iraniano. La repressione e la ferocia contro questo popolo sono un'offesa verso la democrazia e rappresentano una gravissima violazione dei Diritti Umani.
Chiedo a tutti di inviare lettere alla OEA, all'ONU, All'Ambasciata dell'Iran e al Presidente Mahmud Ahmadinejad per esigere l'immediata liberazione dei detenuti e il ripristino dello stato di diritto.
Esprimo il mio appoggio solidale alla collega Shirin Ebadi per ciò che sta soffrendo.
E' necessario resistere nella Speranza
Buenos Aires, 30 dicembre 2009
Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace
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Rappresentante del SERPAJ in Italia
Grazie Tuzi
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